Abbozziamo un'analisi. Alle 22, l'affluenza è in calo del 4,0% come media nazionale rispetto al 2006 (dal 66,5% al 62,5%). Presumibilmente andiamo verso un calo finale del 5-6%, cioè un'affluenza intorno al 78% (contro l'83,6% del 2006).
Il calo è più vistoso nelle regioni centrali e nordoccidentali: Piemonte -4,8, Liguria addirittura -6,0, Emilia Romagna -4,9, Toscana -4,7, Umbria -4,0, Marche -4,8, Lazio -5,1, Abruzzo -4,3, Sardegna -5,5. Meno accentuato, invece, nel lombardo-veneto (Lombardia -3,1, Veneto -4,0), dove a uno sguardo veloce mi sembra che cali poco nella fascia pedemontana (Treviso, Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Monza, Milano, Sondrio) mentre l'affluenza scende maggiormente nella "bassa", da Rovigo a Venezia a Cremona e Mantova. Crolla in Friuli Venezia Giulia (-5,4), ma soprattutto a Gorizia e Trieste, meno a Udine e Pordenone.
Calo nettamente più contenuto della media nazionale anche al centro-sud (Campania -3,6, Puglia -3,4, ma non in Calabria e Basilicata, dove invece siamo intorno al -5%) e in Sicilia, che tiene molto bene, anzi quasi non subisce una diminuzione significativa (-1,2%).
Qualsiasi genere di previsione è puro azzardo, quasi astrologia; ma se i dati dovessero essere confermati alle 15 di lunedì, sembra mancare maggiormente il voto nelle aree dove è forte la sinistra antagonista, e tenere maggiormente nelle zone leghiste del nord, e in quelle più moderate del centrosud. Questo è il quadro che vedo io, la mia lettura degli astri, e mi sono già esposto fin troppo.
Monday, April 14, 2008
Il voto cala ma soprattutto in certe zone
Pubblicato da francesco c. a 1:54 AM
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2 comments:
Condivido pienamente. Penso che questo risultato ci faccia già ipotizzare il risultato finale. Comunque, pensavo in un numero maggiore di astenuti. Per me il 77 -78 % non è tanto bassa. Agli ultimi sondaggi solo il 64 % aveva deciso. Ciò significa che il 15% dell'elettorato ha deciso all'ultimo momento, modificando i dati dei sondaggi. Comunque, il fatto che le presenze si riducono emblematicamente di più in alcune aree storicamente di sinistra e che poi la media nazionale non è così alta, dimostra che Berlusconi è riuscito a portare alle urne gli indecisi di destra che solitamente sono i più numerosi. Vedremo. Ma secondo me, i dati parlano chiaro.
Non mi spingo fino a tanto, visti anche certi sondaggi riservati che girano in queste ore e che disegnano un senato drammaticamente traballante. Stiamo a vedere.
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