Monday, November 26, 2007

La fede di Blair

"In Gran Bretagna se parli di fede religiosa la gente ti prende per pazzo". A parlare è Tony Blair, ex primo ministro inglese. Da tempo si attende l'annuncio ufficiale della sua conversione al cattolicesimo (per Pasqua, forse); ora però Blair afferma una cosa ulteriore e sacrosanta sul laicismo aggressivo che il "modello inglese" esporta in Occidente. Lontana mille miglia dalla laicità americana - neutrale rispetto a quale opzione religiosa il singolo intraprende ma fiduciosa e rispettosa verso l'esperienza religiosa in sé - la laicità europea nel nostro tempo si pone in contrasto con la religione, desidera espellerla dal campo delle scelte praticabili. Dio non c'è, e se c'è non entri nell'azione umana. Ha ragione Giulio Tremonti: questa è la Londra edonista e disincantata del XXI secolo, e le braccia spalancate disegnate dal colonnato di San Pietro ci dicono qualcosa di diverso e più bello.

Saturday, November 24, 2007

Ogni maledetta domenica

Mattinieri di tutto il mondo unitevi! Domani, domenica 25 novembre, a partire dalle 6.45 sarò ospite della trasmissione Notizie Oggi, su Canale Italia, condotta da Luigi Bacialli. Per chi la domenica mattina a un orario così infame rifiuta la banalità del dormire nel proprio lettuccio, per chi pensa che alle 6.45 c'è spazio per la riflessione e l'approfondimento, per chi volesse semplicemente constatare l'entità delle mie occhiaie violacee, beh, sono qua.

Friday, November 23, 2007

Premonizioni

Pagine, estratti dal mio diario personale. La notizia della malattia di mio padre ci è stata comunicata il 12 settembre...

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6 luglio - sera

Sento salire una profonda tristezza, una melanconia, la sensazione che sia tutto così superficiale e vacuo.
Questa sera è così triste.

16 luglio – mattina

Sogno. Sto mangiando una mela, ma ad un tratto mi accorgo che ha un buco che la attraversa da una parte all’altra. Allora la taglio a metà lungo il buco, e capisco che c’è stato un verme, che ha lasciato delle scanalature ravvicinate lungo tutto il suo passaggio.

18 luglio – notte

Ho camminato sotto il sole di un pomeriggio caldissimo e sono veramente fuso. (...) Vado a letto anche stasera un po’ inquieto. Ci sarà tempo e occasione di sbrogliare ancora la matassa. Notte…

29 agosto – mattina

Sogno. Sono in una grande città e devo andare al comitato elettorale di Sarkozy, forse perché ci lavoro non ricordo. Sono in macchina con papà. Scendo un attimo mentre lui va a parcheggiare. Dopo pochi minuti mi vengono a dire che lui ha fatto un incidente: corro da lui, sta morendo, gli si sono bucati i polmoni e gli è anche successo qualcos’altro che non ricordo.

5 settembre - pomeriggio

Sono come sospeso… Ci sarà ancora tanto da fare, nel mio futuro, ci saranno goffaggini e cadute e risalite.
Sarà dura. So che sarà così ma penso di avere la forza e la volontà di farcela. Io non mi sono mai rassegnato allo squallore e al male.

7 settembre - sera

Da ieri mi tiro dietro questa struggente malinconia. Ho fatto le cose che dovevo fare – esame, spesa, biblioteca questo pomeriggio – tutto bene, e tutto con addosso come un senso impalpabile di autunno, di smarrimento… Ho pensato fosse per quella cosetta con Andrea, ma è una scusa da quattro soldi, perché anche se con lui ci può essere qualche fastidio si tratta appunto di cose di poco conto (...). C’è qualcosa di più e diverso e per ora non capisco che cos’è.

9 settembre - sera tardi

(...) Volevo staccare così, e invece sento di avere ancora qualcosa da scrivere. C’è un peso intrappolato dentro di me di cui fatico a liberarmi, una rivelazione, uno scoppio che non si palesa. E’ vero, ma che cos’è?

11-set – pomeriggio

(...) Sono molto stanco, e dolorante. Digerisco male e sento come una febbre che mi vuole salire su ma che finché non avrò concluso il mio lavoretto non può farlo. Dopo, molto probabilmente, mi ammalerò.

Wednesday, November 21, 2007

Rupture all'italiana

Come dovremo chiamarci d'ora in poi? Libertisti? Populisti? Popularliberisti? Su www.forzaitalia.it è già cominciato il referendum sul nome del nuovo partito di tutti noi che più semplicemente ci siamo sempre chiamati berlusconiani. Anche e soprattutto ora che il Cavaliere ha rotto gli indugi e sembra volersi disfare delle solite figure mediocri e ambiziose che gli stanno intorno, dei loro tatticismi senza strategie, delle loro manovrine senza cuore e senza cervello (svelate con amara esattezza dall'ultimo libro di Alessandro Giuli, Il passo delle oche).

Il percorso simmetrico della destra e della sinistra italiane, in questo frangente un po' surreale, porta entrambe a confrontarsi con il proprio lato conservatore e inconcludente, e a misurarsi con la possibilità che i due opposti riformismi possano andare avanti da soli, ciascuno sulle proprie gambe, senza (troppe) zavorre comuniste e democristiane.

Non so quanto questo bel sogno potrà avverarsi davvero: in fondo siamo in Italia, il paese bello e stupido dove tutto alla fine non cambia mai. Intanto però noi berlusconiani ci gasiamo ancora una volta per l'ennesima avventura del nostro profeta laico, e il suo strano Partito o Popolo della Libertà, tra i Brunetta e le Brambilla, i Sacconi e le Prestigiacomo: insomma, nani e ballerine, o, più propriamente, geni e puttane.