Sunday, February 10, 2008

Quasi una moratoria

Questa volta c'eravamo anche noi. C'è stata la lettera-appello di cui sotto, una buffonata antipapista che lascerà il tempo che ha trovato, con la sua ideologizzazione malata e il suo astio immotivato verso il prof. Ratzinger. Ci sono stati i nostri professori, che hanno aderito purtroppo in molti, i nostri maestri che ci hanno un po' scandalizzato e un po' deluso: le loro voci si sono unite al belato generale, e questo ci è dispiaciuto davvero.

Stavolta però ci siamo stati anche noi. Alessandra, Carlo, Stanilla, Riccardo, Michele, Enrico, Lorenzo, e anche Daniela, Elisa, Guja, Marco, Giacomo, Andrea, Pavel, e gli altri che non sono intervenuti sul blog ma con cui si è parlato e discusso. Questa specie di moratoria improvvisata, piccola ma vivace, intra nos, un po' goliardica, l'abbiamo messa su perché per una volta le cose che fanno e che dicono i nostri docenti e maestri e i loro assistenti non passassero inosservate. La loro adesione all'appello oscurantista di cui sotto comportava un'assunzione di responsabilità, perché non si firma niente senza sapere che cosa sta scritto; e come studenti, con le nostre idee diverse e plurali, gliel'abbiamo ricordato.

Tutto qui. Secondo me è già molto.

5 comments:

CM said...

Per un momento ho pensato che avessi fatto qualcosa di "ufficiale" e già mi ero rassegnato a non prendere la laurea a Padova!

:DD

francesco c. said...

Lorenzo Tognato scrive:

Caro Francesco,

Io non ti conosco (io non so chi sei, canterebbe qualcuno), probabilmente ci siamo visti in faccia un sacco di volte tra la biblioteca e il dipartimento, ma non so chi tu sia.
Mi sono laureato a Padova, in storia contemporanea, un anno e mezzo fa, e ho avuto i tuoi stessi "maestri", più o meno.
Alcuni di loro sono nella lista che hai deciso di pubblicare nel tuo blog, in polemica con la loro presa di posizione sulla polemica sorta attorno alla visita di Benedetto XVI a Roma.

Ora, non ti voglio far perdere troppo tempo, e mi permetto di fare due sole semplici note:

1. La tua lista sembra tanto una lista di proscrizione. Sembri dire "Ehi, attenzione...queste persone la pensano diversamente da noi...occhio a quel che ci dicono!", come se le opinioni politiche personali portino necessariamente una persona a svolgere le proprie ricerche in modo fazioso o negligente.
Sarebbe forse più saggio giudicare il lavoro di un docente non in base alle sue personali opinioni, quanto piuttosto in base al suo impegno nella ricerca e nella didattica. Se ti pare che alcuni di loro siano carenti, da questo punto di vista, sarebbe molto bello che tu glielo dicessi in faccia, motivando adeguatamente le tue opinioni. Giusto per coerenza. Se invece ti trovi in disaccordo da loro solo per la questione di cui all'oggetto della lettera, che senso ha additarli, scherzarli, sottoporli al sarcasmo? Hanno già scelto, in piena autonomia, di esporsi pubblicamente. Ti appassionano forse le teorie del complotto? Io starei attento. Un tuo collega blogger ha appena pubblicato una lista di professori ebrei, che secondo lui operavano per il trionfo del sionismo. Se il paragone tra te e lui ti sembra azzardato, ripensaci. Nessuno di quei professori nascondeva la sua origine. Nessuno dei professori che citi nasconde le proprie opinioni. Nè, peraltro, penso le pubblicizzino a lezione o in altre sedi istituzionali. Non sei quindi molto diverso da quelle persone, in fondo.

2. Hai 22 anni. Ti senti già pronto a giudicare il mondo? A dividere il mondo in buoni e cattivi? Non so se dirmi invidioso o dispiaciuto.


Ti chiedo di pubblicare il mio intervento sul tuo Blog. Non tanto per sentire le numerose obiezioni che, sono certo, vorrai e vorranno (gli altri utenti che in coro con te urlano allo scandalo) esprimere, quanto piuttosto per far presente che, forse non tutti vedono il mondo alla tua maniera. Sono sicuro che, nel rispetto della libertà di critica, lo farai. Puoi pubblicarlo firmato o meno, ma solo integralmente.



Cordiali saluti,
Lorenzo Tognato.

francesco c. said...

Caro Lorenzo,

benvenuto sul blog.
Se leggi bene il post e le sue risposte troverai ripetuta più volte un'idea contraria a quella che tu mi attribuisci. Non c'è processo - come potremmo farlo - alla rispettabilità accademica di nessuno, anzi: il nostro "scandalo", il nostro dispiacere viene dal fatto che questi docenti che abbiamo amato, ascoltato, discusso e criticato poi si prestino a un gioco ideologico barricadiero e oscurantista che è fuori dal tempo. Personalmente trovo nelle parole di questo Papa dei continui spunti, un'ispirazione non solo spirituale, alla riflessione interiore, ma intellettuale, alla conoscenza storica e filosofica della dottrina, e alla comprensione della contemporaneità. E' un grande maestro. Come si fa ad affermare che vuole "sottomettere la ragione alla fede", quando il suo pontificato è tutto un ardito tentativo di conciliarle, di metterle a confronto, di produrre risposte valide e argomentate a domande che tanti di noi si pongono? E se come è naturale e anche auspicabile qualcuno non è d'accordo con il "discorso" portato avanti da Ratzinger, non avrebbe più senso entrare nel vivo del suo pensiero e criticarlo con le armi del dibattito e del pensiero?

Nessuna lista di proscrizione qui. Il termine rinvia a cose buie e crude, fatte di sangue e odio. E non solo nei tempi antichi, ma anche nella follia contemporanea di chi stila gli elenchi di docenti di "razza" ebraica, robaccia oscena e malata con cui una libera discussione su libere idee di libere persone non ha niente a che fare. E se queste persone che discutono hanno 22 anni è un regalo fatto soprattutto a te che intervieni qua con noi e che di anni ne hai 23, o 24. O ti hanno insegnato che per giudicare le idee - non lo status, non la professione, non la condizione sociale - della gente bisogna averne ottantacinque, di anni?

Anonymous said...

"Personalmente trovo nelle parole di questo Papa dei continui spunti, un'ispirazione non solo spirituale, alla riflessione interiore, ma intellettuale, alla conoscenza storica e filosofica della dottrina, e alla comprensione della contemporaneità. E' un grande maestro."


Questa è una tua opinione.
Diversa da quella di altre persone.

Pensa un po'.

E, guarda un po', tu decidi che loro sbagliano, tu no.
Tu sei nel giusto.

Ribadisco...in 27 anni di età, non mi son mai sentito tanto in grado di dare giudizi simili su altre persone.

Comunque, quando si danno giudizi, ci si assume anche la responsabilità di averli dati.
Auguri.

Lorenzo Tognato.

Anonymous said...

Solo due precisazioni. Non entro nel merito della questione, in quanto la mia opinione è perfettamente espressa dall'appello che ho firmato. Chiunque voglia ulteriori spiegazioni potrà richiedermele a voce, visto che frequentiamo lo stesso dipartimento. Visto, che, ed è per questo che replico, non ho nessuna vergogna di quanto penso e non ho bisogno che chicchessia mi "ricordi" di prendere le responsabilità delle mie scelte.

Faccio molto semplicemente notare che firmare un appello pubblico con nome e cognome è prendersi la responsabilità dell'adesione. Dopodichè con la mia firma si possono fare liste, volantinaggi e scritte sui muri.

Ma non avere l'arroganza di insegnarmi la coerenza.

Cordiali saluti,

Federico Mazzini