Me-ra-vi-glio-sa intervista di Lucio Dalla ad Antonello Piroso, su "Niente di personale", La7.
"Se fossi un ottimista sarei un cretino completo e se fossi pessimista sarei peggio. La situazione non è tanto difficile come lo è stata in passato, semmai è assemblata di molti fatti che possono rabbuiarci e rallegrarci. Se vogliamo vedere la patologia del mondo di cui facciamo parte ci mettiamo un minuto. E' veramente patologia pura. Nello stesso tempo, io trovo affascinante questo stato di cose. Credo che ci sia una mutazione in corso, e questo dà l'idea della vitalità del mondo che ci circonda".
"Non c'è nessuna contraddizione nell'essere di sinistra ed avere fede. Io sono uno che crede. Non che sia un credulone, ma credo che ci siano tante cose che non vediamo e che ci sono sempre. Tra queste, è precisa la sensazione di un Dio, dentro. Sono convinto che non siamo qua per caso: nasciamo perché abbiamo qualcosa da fare, perché abbiamo la possibilità di inventare. Io sono stato un cattocomunista, ed è stato un grande momento delle possibilità reattive che un uomo ha attraverso il proprio lavoro".
"Come fa uno di sinistra ad essere vicino a Dio? Attraverso il lavoro. Quando lavori non sei da solo ma fai parte di una grande anima".
Ecco, un Pd con tanti Luci Dalla può contare anche sul mio voto.
Monday, February 04, 2008
Aspettiamo senza avere paura... domani
Pubblicato da francesco c. a 9:45 PM
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