Tuesday, February 05, 2008

No comment

Un appello greve e irrazionale contro il Papa, diffuso da un'associazione che vanta tra le proprie attività la sponsorizzazione del revisionismo sulle foibe teso a giustificare il massacro degli italiani, e altre onorevoli iniziative di ricerca, sta circolando in rete.

Tra i quasi 1500 aderenti, ecco i nomi che fanno riferimento al dipartimento di Storia di Padova:

Francesca Ambrosini, storia della repubblica di Venezia
Filippo Focardi, ricercatore storia contemporanea
Giovanni Focardi, come sopra
Maria Cristina La Rocca, storia medievale
Federico Mazzini, dottorando storia contemporanea
Michele Nani, storia contemporanea
Elisabetta Novello, storia economica
Stefano Petrungaro, storia contemporanea
Giorgio Roverato, storia economica
Simona Troilo, storia contemporanea
Alfredo Viggiano, storia moderna
Marco Zambon, storia del cristianesimo

E' una stilettata al cuore.

36 comments:

Anonymous said...

La triste vicenda accaduta alla Sapienza di Roma qualche settimana fa ha proiettato il Nostro paese al centro dell'attenzione mondiale. La gazzarra anticlericale, a proposito in quanti sono rimasti?, di un gruppo di socialisti della domenica, il cui unico obiettivo rimane quello di trasmettersi i posti che occupano tra parenti e amici, ha dimostrato sè non altro al mondo che in Italia il Vicario di Cristo non può intervenire all'Università perchè il suo discorso non è gradito da una mezza dozzina di Chiarissimi Illustrissimi Professori. A questi Signori liberi peraltro fi fare quello che vogliono, come mamma Costituzione insegna, vorremmo pacatamente (non ce ne voglia Walter)ricordare che se esistono lo devono in parte anche all'opera secolare di Santa Romana Madre Chiesa, che in molte città e regioni del globo si è spesa da sempre per l'inseganmento scolastico. Noi comunque continuiamo a "credere nella resurrezione della carne e nella redenzione dai peccati" (citazione di Adlai Stevenson più volte candidato democratico alla Casa Bianca negli anni '50, nonchè membro dell'Amministrazione Kennedy che mi pare abbia poco a che fare con l'armata brancaleone del centro-sinistra italiano). Alé!
C. della Guardia Svizzera.

francesco c. said...

E' così. Noi credenti, noi laici, noi agnostici e atei, noi che pensiamo che se l'Illuminismo significa ancora qualcosa è bene che lo si metta alla prova, ora, subito; noi studenti, che pur da posizioni spesso diverse abbiamo frequentato e amato i corsi di questi nostri professori; li abbiamo criticati, appoggiati, discussi, così dimostrando di essere spesso più laici di loro; noi che amiamo Kennedy e Obama, la loro lezione di bella politica e di autentica compenetrazione tra fede, speranza e carità, nella laica opera del legislatore; in questi e tanti altri casi vorremmo un'università diversa da come è ora.

Anonymous said...

Mio caro Frà, senza timore alcuno ti dico: non me ne stupisco! Se mi avessi chiesto di scegliere tra i prof del nostro dipartimento una decina di nomi da mettere tra gli aderenti al nuovo club dei cattivi maestri, li avrei indovinati tutti, aggiungendone per altro qualcuno in più.
Non mi stupisco e non c'è amarezza perchè le loro posizioni dopo cinque anni e mezzo di frequentazione sono ormai chiare.
Una cosa mi rinfranca dopo mesi di disillusione: uno di loro ha aderito all'appello contrario. Non credevo che lo avrebbe fatto. Per tanti motivi per me non è più la persona di qualche mese fa ma per questo gesto merita di certo tutta la mia stima. Forse la sparanza non è ancora perduta

francesco c. said...

Cara Ale, anche i democristiani timidi ci riservano, quando ne hanno voglia, qualche bella sorpresa. La loro formazione alternativa, il loro punto di vista originale e raro, è un patrimonio per noi che li ascoltiamo e certe volte non ci accorgiamo dell'emarginazione intellettuale, spesso ingiusta, che hanno dovuto subire in questi decenni. Alzassero un po' più la voce, ogni tanto. Troverebbero chi li ascolta.

Anonymous said...

Caro Frà, ricordati che a rendere udibile la propria voce si pagano sempre le conseguenze. Nel bene e nel male. Purtroppo non tutti sono disposti a questo rischio. Comunque sia, la gioventù ci rende impavidi (o arroganti, come direbbero altri) e quindi fin che l'età ce lo permette alzeremo noi la voce. Ci faremo portatori delle idee anche di chi è timido :-)

CM said...

Ale e Fra, siete i soliti papisti maledetti!

:DDDDDD

ahahahahah

francesco c. said...

Caro Carlo, innanzitutto da cinque giorni io sono un guelfo cavalcabiano, come spiego nel post sotto, quindi "papista" ti prego di evitarlo. Quanto ai liberali di oggi e di ieri, che tu conosci bene visto che sei uno di essi, perdessero meno tempo a rimpiangere Malagodi o la marcia dei quarantamila, o a lamentarsi di un cattolicesimo antiquato che vedono solo in qualche remota isola della provincia italiana, e venissero finalmente ad abitare nel XXI secolo, farebbero cosa buona e giusta.

CM said...

Mi sembri acidella

francesco c. said...

No niente acidità, è solo un po' di prosa futurista e sbruffona.

Anonymous said...

Pacatamente, serenamente, vi invito al dialogo cari amici del Popolo delle Libertà (o forza italia, mica si capisce..) e di AN. Se continuate a litigare, pacatamente e serenamente va a finire che qualcuno tra due mesetti pacatamente e serenamente trasloca dal Campidoglio a palazzo Chigi..
Ma anche sì!!

CM said...

Che palle...

francesco c. said...

Caro Rik, nessun problema su Walter, purché faccia bene le cose e con audacia. Ma... riguardo ai professori? Hai guardato il sito (historia magistra hanno la faccia tosta di chiamarlo), hai letto la lettera?

Anonymous said...

eheh..sisi..letto tutto..e confermo quel che avevo già scritto sul blog!
capisco e in parte condivido le critiche mosse alla Chiesa ma non posso accettare l'idea che si possa impedire a qualcuno di esprimere le proprie opinioni e il proprio credo. Un certo Ahmadinejad parlò alla Columbia University..il Papa alla Sapienza non è potuto entrare.
Ecco perchè oggi tra guelfi e ghibellini io prefersico guardare oltre oceano.
YES, WE CAN!

Anonymous said...

Tutta la vicenda è nata male. Nessuno avrebbe dovuto impedire al Papa di andare alla Sapienza, perchè è questo che hanno fatto: gli hanno impedito di andare. Nessuno si presenta ad una festa se sa di non essere gradito!
Benedetto XVI è una persona estremamente colta e sono sicura che il suo discorso sarebbe stato apprezzato da tutti, e lo dico da laica convinta, quale ho sempre dichiarato di essere.
Io credo che ogni tanto bisognebbe lasciare che le persone esprimano le loro opinioni, anche se divergenti dalle nostre, apprezzarne il contenuto in quanto pensiero altrui e poi convenire del fatto che non si è d'accordo! Credo si chiami libertà di espressione!
Fra non te la prendere se ci sono persone che sono talmente piccole da non capire che cercando di impedire ad una pesona di parlare è come se le dessero un megafono! Sono dei tordi!

francesco c. said...

Cara Stany, è bello che anche tu scriva qualcosa su questo tema proprio perché, come sappiamo bene, sei più laica tu(forse) di tutti noi qui su questo blog. Anzi, ho sempre pensato che i laici si trovano a destra piuttosto che a sinistra... ma questo è fuori tema.
Bene, tu laicamente apprezzi le parole di un Papa cui non riconosci altra autorità che quella del pensiero, e della ragione: è proprio questo il punto. E' questo il fascino di Joseph Ratzinger che sfugge a, come li chiami tu, i tordi.
I tordi esistono. C'erano anche negli anni Settanta quando firmavano gli appelli contro Calabresi, ci sono ora quando riversano la loro stupidità - o cattiveria? - su Magdi Allam. C'è un tordo in ognuno di noi, c'è un tordo nel prossimo nostro, che ora erige le barricate contro il prof. Ratzinger. Ripeto, scoprirlo per me è sempre una stilettata.

Anonymous said...

devo dire che anche io sono rimasta abbastanza tra l'indignato e lo stizzito quando ho letto la tua e-mail. Sapere che chi dovrebbe darti gli strumenti per aprire la mente è chiuso come una diga è sconfortante!
Se devo dirla tutta poi sono anche poco furbi, perchè continuando per la via della contestazione non fanno altro che inimicarsi l'opinione pubblica mondiale!
Ribadisco il concetto sono dei tordi!
Sono anche però del parere che non sia stata una gran mossa negare una posizione importante ad una persona qualificata solo perchè ha firmato un foglio in cui si dichiarava ufficialmente un tordo. Ma questa è un'altra storia...

CM said...
This comment has been removed by the author.
francesco c. said...

Scrive Enrico, studente veneziano, via mail:

" 'Tanto più che trattasi di un papa che ha espresso in reiterate occasioni l'idea che la ragione non possa che essere subordinata alla fede, la scienza alla religione, e ha assunto gravi prese di posizione che, mentre smantellano la Chiesa del Concilio Vaticano II, '
...non aggiungo altro perchè mi sono fermato... credo che stiano parlando di un altra persona.
Un abbraccio "

Anonymous said...

Questo rilancia pienamente al motivo per cui io sto in Università. Cosa mi porta a vivere pienamente il rapporto con i compagni di corso, con i dottorandi, con molti professori? Stare in Università vuol dire Educarsi, cambiare e farsi cambiare, vuol dire diventare uomini. Per far questo non ho bisogno di cattivi maestri.
Voglio GRANDI MAESTRI!

francesco c. said...

Michele, quello che hai scritto è forse la cosa più bella e azzeccata, ed è il centro del problema. Questi sono i nostri maestri. Li conosciamo, almeno io conosco personalmente diversi di loro, e altri che sono intervenuti su questo blog ne conoscono altri, di professori. Conosciamo i loro pregi e difetti, vizi e virtù; abbiamo imparato da loro molta parte delle cose che sappiamo. Come possono buttare alle ortiche la loro dottrina, anche la loro autorità e il loro prestigio, sottoscrivendo un appello provinciale, ottuso, massimalista come quello? Hanno letto l'intervento che il prof. Ratzinger avrebbe dovuto esprimere alla Sapienza? Quel suo appello strano e forte alla libertà dell'università, che viene prima di tutto? Come lo giudicano? Cosa ne pensano? O ci stanno insegnando, questi nostri professori, che prima di tutto viene un processo alle intenzioni, a quelle intenzioni che loro si sentono di attribuire al Papa? E' questa la loro lezione di metodo? Domande, domande, domande.

Zelinsky Pavel said...

Carissimi, sono stato profondamente amareggiato nel vedere l'appello cui hanno apportato la firma anche alcuni professori del nostro dipartimento. Essendo figlio di un dissidente dell'ex Unione Sovietica, di una persona che ha pagato e sofferto per la manifestazione delle proprie idee, e che infine è dovuta emigrare dalla sua patria per trovare una nuova casa in un paese sicuramente più ospitale come l'Italia, mi fa male vedere che, pure quì, viene contestato il diritto di parlare liberamente, sia anche quello del papa. A mio parere, ogni uomo, laico, ateo, o religioso, ha il diritto di parlare in assemblea. L'appello poteva forse avere un senso dopo l'intervento del pontefice alla Sapienza... Non prima!

Anonymous said...

Papisti, guelfi, anticlericali...che categorie "noiose". C'è sempre la necessità di "etichettare" qualcuno, di relegarlo in uno "schieramento contro qualcosa e/o qualcuno". Sembra che in questo paese - e più in generale nella "cultura" dei nostri giorni - si sia dimenticato il significato dell'espressione "buon senso". E' buon senso poter esprimere le proprie opinioni liberamente: è buon senso ascoltare le opinioni altrui e rispettarle: è buon senso lavorare insieme per qualcosa, confrontandosi e non scontrandosi, ascoltando e non censurando, collaborando e non ostacolando. Credevo fosse ragionevole guardare ai docenti universitari come ai "custodi primi della Cultura e del Buon Senso"... ahimè contemplo invece la povertà di Atenei in rovina, specchio anch'essi di un Paese in declino... A questi cattivi maestri, che scrivono ma non leggono, parlano ma non lasciano esprimersi, giudicano senza voler essere giudicati, a loro ricordo, con socratico sorriso nostalgico, il celebre versetto: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti"

Anonymous said...

UEILALA'! Quanta passione...quanto ardore...quanta sana rabbia giovanile...quanta...quanta che?

Qua c'è qualcuno che si è guardato troppe puntate di Excalibur, con Socci alla conduzione.

Ma Comunione e Liberazione vi paga, o diffondete il verbo a gratis, nel mare magnum del web?

Il buon vecchio papozzo ha le sue care opinioni.
Altre persone hanno altre opinioni.
Queste altre persone spiegano pubblicamente per quali motivi le loro opinioni non siano conciliabili con quelle del papozzo.
queste persone trovano ridicolo e offensivo che il papozzo, dopo aver cercato più volte (a loro dire, e son libere di pensarla così), di imporre le sue opinioni al mondo, vada ad inaugurare l'anno accademico.

Il papozzo ci ripensa, e non ci va.

Lui.
Ci.
Ripensa.
Lui.
Non.
Ci.
Va.
Lui. Non. Accetta. Il. Confronto.

Lui non si ritiene pari a queste persone. Quindi non accetta la contestazione.

LUI.

Poi dice (anzi, fa dire) che sono LORO ad aver creato un clima di intolleranza.

LORO.

E quando qualcuno manifesta la sua solidarietà a quelle persone....

scatta il macello mediatico.



Perchè...non sia mai che, da bravi laici, costoro rifiutino il confronto con la religione.

Ragione e fede DEVONO incontrarsi.
(la spiegazione manca sempre...comunque, da tale affermazione si deduce facile facile che o hai fede, o la ragione te la scordi...)

(sarò nato mona...evidentemente...)



HAIL TO YOU, MY DEAR FRIENDS...quando iniziano i corsi di dottrina?



Sandrone

Anonymous said...

Quanto laicistico sarcasmo, anonimo Sandrone!!
Mi spiace deluderti: non sono di Comunione e Liberazione, non ho mai guardato Excalibur e Socci non mi appassiona. Non brandisco nemmeno spade nè mi compiaccio dei macelli mediatici, talvolta creati ad uso e consumo di una Matrix che vuole gli uomini dipendenti del tubo catodico.
Quindi, come volevasi dimostrare, le etichette, quelle pirandelliane che ci si sente sempre in dovere di appiccicare sopra questo e quello, si rivelano anche ora inesatte.
Con grande semplicità, consentimi di dire che vi avrebbe fatto davvero bene ascoltare le parole di Benedetto XVI, quelle parole che avete reso mute ma che proprio grazie all'intolleranza culturale, che anche i Cattivi Maestri hanno contribuito a creare, sono risuonate più forti che mai, evidenziando il vuoto dei corridoi accademici...
"Nella sua LIBERTA' DA AUTORITA' POLITICHE ED ECCLESIASTICHE l'università trova la sua funzione particolare, proprio anche per la società moderna, che HA BISOGNO di un'istituzione del genere" (Benedetto XVI)
Ah, dimenticavo. Sei hai bisogno di un corso di dottrina, io sono un insegnante molto tollerante...

Anonymous said...

dimenticavo la firma...
Zar

un sorriso

Anonymous said...

forse anche al Papozzo avrebbe fatto bene sentire quello che i contestatori avevano da dirgli.

Ma. LUI. Non. è. Andato.



Poi...scusami, Zar di tutte le Russie...Cattivi Maestri...non è una di quelle categorie che tanto odi?


Amorini miei, mai pensato che i credenti abbiano anche loro qualcosa da imparare dai non credenti?

Mai creduto questo?

Con immutato ammore.

Sandrone.

Anonymous said...

Rubo un po' di spazio per un suggerimento bibliografico rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere il pensiero di Joseph Ratzinger, in particolare sugli aspetti inerenti il rapporto tra fede e ragione:

- G. Miccoli, "In difesa della fede. La chiesa di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI", Rizzoli, Milano 2007, € 21,00.

Mi piacerebbe conoscere, in un prossimo futuro, le opinioni di chi l'avrà letto...

Anonymous said...

Sì, le rime di Sandrone risultano un po' sciocche, come del resto il riferimento ai firmatari degli appelli contro Calabresi...

Anonymous said...

Sono fortemente convinto che TUTTI noi abbiamo sempre qualcosa da imparare. Però c'è anche il diritto di esprimersi senza rischiare di prendersi pomodori, falci e martelli vari, e via dicendo...
Zar

Anonymous said...

ah...davvero?
quali rime?

Eccomunque...concordo.
Tutti hanno diritto di parlare.

Anche il Dalai Lama, per esempio, che , per motivi di opportunità, non è stato ricevuto in Vaticano.

Anche i docenti contrari alla visita del papozzo.

Anche il papozzo.

Non h sentito nessuno di voi urlare allo scnadalo quando il Dalai Lama non ha potuto parlare in Vaticano, non è stato accolto presso le sedi istituzionali e religiose italiane ed europee.

Forse lui è un altro di quei "cattivi maestri" da isolare, e se possibile additare al pubblico ludibrio.

O forse siete voi a vivere in un mondo dove le informazioni girano in un senso solo.

Sandrone.

francesco c. said...

Caro Sandrone, non sai quanto mi farebbe piacere poter dire che in realtà sono un prezzolato di CL: la vita da studente è sempre con un occhio al portafogli, e qualche gettito extra per prestazioni intellettuali sarebbe grasso che cola. Ma niente, mi spiace. Saluti

Anonymous said...

non si risponde nel merito...mi frega niente se CL ti paga o se avete solo un "comun sentire"...

Mi fregherebbe di più sentire una risposta nel merito,...perchè il papozzo deve poter parlare, o ci si indigna, e altri no?

Cchi ha deciso che la libertà di parola conta più per lui che per altri?

vi bacio, vi abbraccio, non vi stimo, vi amo.

Sandrone

Anonymous said...

Sebbene abbia trovato abbastanza penosa, nei modi e nei contenuti, l'opposizione di parte dei docenti e degli studenti alla presenza di papa Benedetto XVI alla Sapienza, ritengo comunque contestabile la scelta di affidare a un pontefice, per quanto di elevatissima caratura intellettuale (e lo dico senza alcuna ironia), l'apertura dell'anno accademico di una Università laica. I toni di questo blog poi mi sembrano veramente sbracati: se da un lato, trovo del tutto ridicola la pretesa che un papa si presti a un dibattito di tipo assembleare, è intellettualmente disonesto liquidare i membri dell'associazione Historia Magistra come sostenitori dello sterminio degli italiani d'Istria.

francesco c. said...

Nessuno è sostenitore di uno sterminio, e ci mancherebbe. Solo, tra le attività promosse da quell'associazione si annovera anche un incontro triste e sguaiato fatto per giunta in occasione della giornata della Memoria. Me ne dispiaccio.

Caro Sandrone, che il Papa parli, che il Dalai Lama parli, che parlino Odifreddi e Flores D'Arcais. Che parlino nel rispetto e nell'ascolto delle platee, libere come sono di criticare e dissentire, dopo avere ascoltato le ragioni dell'altro. Che parli Eugenio Scalfari con il cardinale Scola, come a Cortina in un tiepido pomeriggio agostano, chiedendosi da dove vengono lo stupore, la meraviglia, Dio, la laicità; e noi si ascolti e si pensi e ci si interroghi.

Anonymous said...

eh...ma non lo hai mica fatto...un post indignato...quando il papa ha negato udienza al dalai lama...facile tirarlo fuori dopo...

Ssempre tuo, Sandrone

Johnny 88 said...

C'avrei giurato che Alfredo Viggiano era un sinistroide! La settimana prossima devo dare un esame con lui e mi ha assegnato un libro che è un inno all'aborto! Si chiama "Dare l'Anima" e l'autore è un certo Adriano Prosperi. Mi sorprende non ci sia anche quel comunistoide di Silvio Lanaro nella lista!