Domenica scorsa Nicolas Sarkozy ha tenuto un discorso ai giovani dell'UMP, il partito di centrodestra che lo supporta alle presidenziali del 22 aprile, allo "Zénith" di Parigi. A questo link il testo integrale, in francese. E' un discorso bellissimo, rivolto a una generazione disillusa, che ha il coraggio di presentare anche le asperità e le durezze del futuro, della vita, della politica. Scevro dai buonismi elettorali. E' un discorso fondato sulle sfide della libertà: libertà di aprirsi all'esperienza, libertà di rischiare e di sperare. Libertà di amare. E' un discorso che esprime una rivolta al minimalismo elettoralistico del "meno tasse" e "lotta alla disoccupazione" rispettivamente di destra e sinistra. Chiude forse in questo senso la pur gloriosa stagione degli 80s, pane yuppies e tagli allo stato sociale. Chiede e offre, invece, valori e idee. E' un discorso morale ma non moralista.
Forse è azzardato collegare tutto questo a un personaggio che sta (in tutti i sensi) ben più in alto di Sarko, Benedetto XVI (dando a Dio quel che è di Dio e al Cesare di Francia quel che è di Cesare).
Forse no.
Wednesday, March 21, 2007
Monsieur Sarkozy allo Zénith
Pubblicato da francesco c. a 3:56 PM
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