Sunday, July 30, 2006

Jazz today. Intervista a Nnenna Freelon


E’ stato un vero successo il concerto del Nnenna Freelon Quintet, al PalaVolkswagen, venerdì sera, con il quale la settimana di Veneto Jazz a Cortina ha toccato il culmine, dopo jam session e sperimentazioni succedutesi un po’ ovunque. La splendida interprete di jazz ha acceso gli animi dei tanti convenuti sotto la pioggia scrosciante con grandi classici come “God bless the child”, “Body and soul”, “The very thought of you”, reinterpretati con personalità e talento. Nnenna ha voluto offrire un assaggio consistente dal suo ultimo album, “Blueprint of a Lady”, che è un tributo a Billie Holiday.
Nnenna, perché questa grande celebrazione di Lady Day?
Billie se fosse viva ora avrebbe 90 anni. E’ stata la prima grande cantante jazz: è lei che ha cominciato tutto. So di avere uno stile molto diverso, ma ho voluto onorare quello che ha fatto, e cioè essere se stessa, preservare la sua individualità.
Si dice che la musica jazz in America sia più popolare che in Europa, dove resta spesso un fenomeno di élite. E’ vero?
Sì, da noi si ascolta molto jazz; specialmente i giovani. Ma è tuttora difficile avere accesso alle case discografiche, e all’ascolto su vasta scala, ad esempio la radio. Jazz... Quando si ascolta il jazz? Qualcosa però sta succedendo nel contatto con la musica pop: ci sono contaminazioni, cantanti pop che si aprono al jazz, e così via.
Sei soddisfatta della tua performance di questa sera?
Oh, sì, moltissimo. Ho notato grande attenzione e partecipazione, a tutti i livelli. Siete stati davvero calorosi, e accoglienti. FC

© Il Notiziario di Cortina, 2006

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