Come dovremo chiamarci d'ora in poi? Libertisti? Populisti? Popularliberisti? Su www.forzaitalia.it è già cominciato il referendum sul nome del nuovo partito di tutti noi che più semplicemente ci siamo sempre chiamati berlusconiani. Anche e soprattutto ora che il Cavaliere ha rotto gli indugi e sembra volersi disfare delle solite figure mediocri e ambiziose che gli stanno intorno, dei loro tatticismi senza strategie, delle loro manovrine senza cuore e senza cervello (svelate con amara esattezza dall'ultimo libro di Alessandro Giuli, Il passo delle oche).
Il percorso simmetrico della destra e della sinistra italiane, in questo frangente un po' surreale, porta entrambe a confrontarsi con il proprio lato conservatore e inconcludente, e a misurarsi con la possibilità che i due opposti riformismi possano andare avanti da soli, ciascuno sulle proprie gambe, senza (troppe) zavorre comuniste e democristiane.
Non so quanto questo bel sogno potrà avverarsi davvero: in fondo siamo in Italia, il paese bello e stupido dove tutto alla fine non cambia mai. Intanto però noi berlusconiani ci gasiamo ancora una volta per l'ennesima avventura del nostro profeta laico, e il suo strano Partito o Popolo della Libertà, tra i Brunetta e le Brambilla, i Sacconi e le Prestigiacomo: insomma, nani e ballerine, o, più propriamente, geni e puttane.
Wednesday, November 21, 2007
Rupture all'italiana
Pubblicato da francesco c. a 8:16 PM
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3 comments:
ahahah..ma fra..non è che tra qualche giorno finiamo anche alleati di governo??!
uhuh..sai che risate..
beh il logo del partito ce l'abbiamo già uguale..ma a me piace!
uguale?
beh col tricolore..poi uno è pd, l'altro pdl..
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