Monday, November 20, 2006

Paradiso e inferno. A messa alla Marsh Chapel, e a Salem, Massachusetts, 2006

Sono stato alla messa alla Marsh Chapel, la chiesa del campus. Il rito è cattolico ma la chiesa multireligiosa, durante la settimana tre o quattro fedi diverse vi celebrano le proprie funzioni, e così anche la "nostra" liturgia romana ha preso le sembianze della Riforma, così linda, asciutta, dimessa. Violini suonano al posto dell'organo e del coro. Il Padre Nostro è recitato, ma anche il Santo e l'Alleluja. Niente immaginette sulle bianche pareti. L'ascesi è un po' protestante anch'essa: ogni domenica sera, alle dieci, i giovani riempiono la chiesa, e non ci sono le frasi sbiascicate controvoglia e quell'aria a metà tra il passivo e il disincantato che accompagna le messe nostrane. La gente risponde forte e chiaro, le mani si stringono e gli occhi si incontrano al momento della "pace", "peace with you" dicono convinti i cattolici della Boston University, e per la comunione prendono il pane e bevono il vino. Anche l'omelia ha qualcosa del fervore protestante, soprattutto se a tenerla è il prete più anziano. Un paio di settimane fa qualcuno si è commosso. "Siete la speranza di una nuova evangelizzazione, col vostro esempio di fede potete riconquistare l'Occidente. Ora chinate il capo e lasciate che impartisca su di voi una speciale benedizione". E' la chiesa di Benedetto, libera nella laica nazione americana, lucida, vitale, convinta.

A Salem, la notte di Halloween. Giriamo quel grande baraccone che è diventata la città di mare dove nel diciassettesimo secolo si tennero le famose esecuzioni contro le streghe. Ora ci vanno i turisti del Massachusetts vestiti da Bush e da peni giganti, che per gli Americani di sinistra è un po' la stessa cosa. Qui a Salem più che streghe si vedono carnevalate. Ma è davvero cambiata l'America puritana, sotto lo smalto delle bancarelle e delle mele glassate? Me lo chiedo quando in mezzo alla via intasata di gente si apre un cerchio di uditori, in mezzo c'è un tizio che sta in piedi su una cassetta di legno. Con un megafono, assistito da un amico, o un parente, legge versi della Bibbia, e invoca la punizione divina sui peccatori. Mi danno un foglio rosso scarlatto, a vignette, tipo quelle che leggi sul New York Times o sul Boston Globe della domenica. Solo che qui si parla di tutt'altro: «cerchi di essere un dignitoso cittadino, ti preoccupi dell'ambiente e della gente senza casa... pensi, se c'è un inferno, è fatto per gli altri. Ma la verità è che l'inferno non è un posto così esclusivo. Non devi essere un maniaco omicida o un violatore dei diritti umani per andarci. L'inferno è fatto da peccatori ordinari». Poco più in là, stessa scena, altro fanatico, altra cassetta: «pentitevi, finché siete in tempo!». Qualcuno gli grida frasi ingiuriose, molti lo ignorano. Qualcun altro annuisce, e applaude. Io penso alle suorine padovane, ad Assisi, ai chiostri rinascimentali, e misuro con un sorriso la distanza dell'oceano.

2 comments:

Unknown said...

Bel post, grazie per la testimonianza.

francesco c. said...

grazie. bel blog, lo linko