E' deciso: il 25 dicembre si torna a casa. Per non tornare, almeno in questo gennaio, almeno nei progetti a breve termine. Speravo in un recupero in corner da parte della BU, in un posto in più nel budget universitario, e invece no. A un mese dalla partenza mi sento un po' come se il semestre fosse già finito, con un piede (riluttante) già sull'aereo, il pensiero alle faccende padovane, e la mia stanza torna ad assumere quell'aria provvisoria che aveva nei primi giorni, le cose che riempiono gli scaffali e i cassetti prendono l'aspetto di un'occupazione temporanea, pronte a tornare in valigia, il mio stesso passaggio per Boston, New England, USA assume i contorni un po' sfocati di una piccola parentesi nella vita di questa grande università. Non sarà così per quello che l'America mi lascia dentro.
Siamo a Washington, una trasferta di qualche giorno, approfittando del Thanksgiving. The Mall, il Campidoglio, i bianchissimi palazzi dell'Impero Americano, tutto molto bello e imponente e significativo. Ma anche tanto rarefatto, ci si perde nei viali tracciati sulla carta come tanti assi obliqui, gli spazi sono grandi, geometrici, razionali. L'abbiamo girata con le guance brucianti per il vento, camminando in cerca di una umanità che rimpicciolisce di fronte alle istituzioni fino quasi a sparire. E’ come se stessi partendo già adesso, da questa città vuota e gelida, per tornare nella piccola Italia. Che malinconia… questa nella capitale è davvero una notte triste.
Wednesday, November 22, 2006
Bye bye Boston
Pubblicato da francesco c. a 7:36 AM
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1 comment:
Ooohhh sweety.... mi dispiace molto che tu debba tornare... oddio, mi fa piacere ma mi dispiace che tu non possa continuare questa bella esperienza (mannaggia, speravo in un viaggetto primaverile a Boston...). Così insomma, ci si rivedrà nella pianura padovana fra un mesetto...
Un bacione
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