Thursday, July 10, 2008

Di Pietro si autodigerisce?

Quella di Piazza Navona è stata una manifestazione a carattere eminentemente digestivo. Sabina Guzzanti ha vomitato le solite cose dal palco, come una bambina seduta al tavolo con gli adulti che rutta, scorreggia, fa le boccacce, a cui nessuno ha mai detto di alzarsi e andare in camera sua. Stavolta ha cercato di espellere sul vicario di Cristo, ma diciamo con un eufemismo che gli schizzi non sfiorano la tonaca dell'ultimo dei servitori del Papa. Grillo ha vomitato telefonicamente, dagli altoparlanti. Ciascuno ha rigurgitato o ha espulso un po' del suo, così, tanto per fare qualcosa; per misurare, come fanno i bambini nella fase anale, l'entità della propria presenza in funzione dell'oggetto materiale che si produce.

Ma stavolta succede una cosa curiosa. Davanti al pasticciaccio brutto degli attacchi al Papa e a Napolitano gli esponenti dell'Italia dei Valori dicono: "lei (la Guzzanti) non è noi, ci dissociamo, parliamo d'altro". Sanno che il loro elettorato rurale e conservatore quelle cose sul Santo Padre non le digerisce. E' una questione di intolleranza alimentare. Salita sul palco, Sabina ha fatto più male che bene innanzitutto ai suoi compagni di piazza.

In questa manifestazione estiva e digestiva, così, si schiude uno dei segreti della medicina: quello dello stomaco che, pur pieno di succhi gastrici, non si autodigerisce. E perché mai la politica dovrebbe seguire le regole meravigliose e affascinanti, l'architettura portentosa del corpo umano? Così quei settori della politica che abitualmente fanno ricorso all'arma impropria del comico, del magistrato, del pubblico accusatore, stavolta fanno del male a se stessi. Si autodigeriscono.

5 comments:

Anonymous said...

Concordo pienamente. La Guzzanti, da anni ormai, ha completamente perso la testa: si crede depositaria di chissa' quali verita' ed e' convinta di essere un interlocutore politico per la destra e la sinistra, che non perde occasione di sferzare entrambe. Questa non e' solo una figlia di papa' viziata, con il gusto di "épater le bourgeois", ma e' anche figlia di suo padre. Me lo ricordo, il signor Paolo Guzzanti, circa 15 anni, quando era ancora editorialista de "La Repubblica", descrivere in termini lombrosiani il suo taxista di fiducia berlusconiano: un cafone dotato di Rolex d'ordinanza e di cellulare ante litteram. Conosciamo la storia, e il nostro e' ora uno zelante sostenitore del Cavaliere. Resta il fatto che lui e la figlia mostrano sempre il medesimo spregio per il volgo.

Ciao e a presto, Yuri

francesco c. said...

io lo dico sempre che il migliore in famiglia è Corrado!

Anonymous said...

Anche io!

Yuri

francesco c. said...

yuri, qual è il tuo blog?

Anonymous said...

Non ho blog! Mi spiace...