Friday, June 29, 2007

Ite missa est

Sia benevenuto il ritorno della messa in latino, annunciato ieri dal Papa (più che un ritorno, una "liberalizzazione" del culto). E non per posa reazionaria, perché genericamente "vecchio è bello".

La messa in latino è finita nei tumultuosi anni Sessanta, nella chiesa post-conciliare. La ragione (benemerita) la sappiamo: l'incomprensibilità di una lingua semi-straniera per la gran parte dell'assemblea. Così però la messa è diventata asciutta e un po' anonima, le si è tolto quel grado di suggestione mistica che la separava dal linguaggio secolare - e, per gli esperti, si sono violentati tanti sottili e fondamentali significati nel momento della traduzione.

Ora la Chiesa si volge di nuovo ai suoi venti secoli di storia e di sedimentazione di una memoria antica per ricavarne un'energia che l'estenuante confronto con la modernità le ha sottratto. In questo caso è il rito della messa in latino, con le sue formule passate sulle bocche di decine di generazioni, il suo potere di evocazione di qualcosa di antico e sacrale, e anche la sua maggiore prossimità - teologica e temporale - al messaggio evangelico. Perché questo nostro grande papa vuole ribadire che da Dio e dall'uomo (cioè dalla comunanza storica umana) la Chiesa trae la propria forza.

2 comments:

Chico said...

Gentile Francesco, commento interessante il suo, ma non sono d'accordo. A me quella del ritorno della messa in latino sembra una mossa sbagliata per alcuni motivi che elenco velocemente:
1 - Il mondo va avanti e non indietro (per fedeltà alle origini altrimenti bisognerebbe ripristinare l'aramaico come lingua ufficiale)
2 - La Chiesa dà l'impressione di rinunciare volontariamente a comunicare con la gente. La gente pensa: "che facciano pure, tanto la Chiesa non la capisce più nessuno già da anni"
3 - Lo Spirito Santo è sceso sugli apostoli per aiutarli a parlare le lingue del mondo e non sul mondo perché capisse la lingua della Chiesa.

Un saluto

Chico
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http://marzianiconisandali.blogspot.com

francesco c. said...

e da quando il latino non è una lingua del mondo?